Le tecniche di fecondazione assistita si distinguono, in base alla loro complessità, in tecniche di Primo e di Secondo livello.
Tecniche di 1º e di 2º livello:
Tra le tecniche di PMA di Primo livello ci sono il monitoraggio, la stimolazione dell’ovulazione e l’ inseminazione intrauterina, mentre alcune delle tecniche di PMA di Secondo livello sono la stimolazione ovarica, il prelievo ovocitario, la fecondazione in vitro, ed il trasferimento di embrioni nell’ utero.
Alcune delle tecniche più avanzate e specializzate di PMA sono la biopsia embrionale per effettuare la diagnosi preimpianto, il hatching assistito (o sgusciamento assistito), le tecniche di asportazione chirurgica degli spermatozoi (MESA, TESE) e infine, la vitrificazione di embrioni e di ovociti per il mantenimento della fertilità.
Tramite la diagnosi preimpianto si dà la possibilità alle coppie che presentano in famiglia una condizione ereditaria, di non trasmetterla ai loro figli. La tecnica consiste nel controllo dei geni e/o cromosomi degli embrioni creati in vitro.
Va consigliata:
Nei casi in cui una gravidanza precedente è terminata per una seria condizione genetica del feto.
Quando nella famiglia esiste già un figlio che presenta una condizione genetica patologica.
Quando nella storia della famiglia è presente una condizione genetica seria.
La HFEA, ossia la Human Fertilisation and Embryology Authority, presenta una lista di condizioni genetiche per le quali si può praticare la diagnosi preimpianto. Link
Lo screening genetico preimpianto, ossia la diagnosi delle aneuploidie, coinvolge il controllo cromosomico per le anomalie più comuni degli embrioni concepiti in vitro con le tecniche di fecondazione assistita. Le anomalie cromosomiche, sono la causa principale dei fallimenti di impianto embrionale e degli aborti spontanei, e sono responsabili di alcune sindromi tra cui quella di Down.
Va consigliato nei casi in cui:
- La futura madre ha un età superiore ai 35 anni.
- Quando lo sperma del futuro padre presenta delle anomalie cromosomiche.
- Quando esiste una storia familiare di problemi cromosomici.
- Quando esiste una storia di aborti consecutivi.
- Nei casi di ripetuti fallimenti di impianto embrionale in cicli di fecondazione assistita.
Biopsia dell’embrione allo stadio di 6-8 cellule (cleavage stage embryo-3º giorno dello sviluppo).
In questa fase le cellule sono totipotenti. Con l’uso di un rago di laser si crea un foro nella zona pellucida e attraverso essa si introduce una micropipetta da biopsia con la quale si aspira delicatemente un blastomero (una cellula), il quale va analizzato geneticamente. Il resto del embrione va lasciato crescere ulteriormente e puo essere congelato o trasferito al utero nel caso che l’analisi genetica abbia evidenziato la sua normalita’.
Biopsia dell’embrione allo stadio di blastocisti.
La blastocisti (stadio embrionale 5 giorni dopo la fecondazione) e’ composta da due tipi cellulari: le cellule del trofectoderm che daranno origine alla placenta, e le cellule della massa interna, che formerano sviluppandosi il feto. Sempre con l’uso di un rago di laser, si crea un foro nella zona pellucida, si aspira il trofectoderm e si taglia una parte di esso (alcune cellule) con l’uso del laser. Le cellule vanno analizzate geneticamente, mentre la blastocisti si congela finche’ non si ha la risposta dal genetista.
L’hatching assistito (assisted hatcing-AH) consiste nel creare un foro nella zona pellucida che circonda l’embrione, allo scopo di aiutare l’annidamento dell’embrione nell’utero. Va effettuato poco prima del trasferimento degli embrioni e anche nei casi di embrioni congelati.
La Vitrificazione di embrioni e di ovociti e’ stata la rivoluzione degli ultimi anni nel campo della fecondazione assistita dal momento che ci permette, con il massimo tasso di sopravivvenza, di conservare embrioni e ovociti e preservare la fertilita’ della donna. Si tratta di una tecnica di congelamento ultra rapido, escludendo la formazione di cristalli catastrofici, dentro e fuori dalle cellule embrionali. Come indica la parola stessa, l’embrione e l’ovocita passano direttamente in una fase di “vetro” mantenendo la loro vitalita’.